Ti racconto come sono uscita dalla mia depressione semplicemente eliminando la procrastinazione in cui continuavo a vivere.

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Lascia che mi presenti: mi chiamo Michelle. Voglio condividere con te la mia esperienza per raccontarti come sono arrivata a provare un senso di grosso benessere e sollievo nella mia vita. Ora, dopo aver fatto un percorso personale, mi sento davvero come se un enorme peso mi fosse stato tolto dalle spalle. Ho deciso di condividere la mia storia perchè non voglio che tu senta lo stesso disagio e sofferenza che ho sentito io.

Ero schiava della procrastinazione che mi attanagliava e mi teneva in uno stato d’immobilità e frustrazione continua. Il percorso per arrivare alla serenità di adesso non è stato facile e non augurerei a nessuno quello che ho passato io. Finalmente ne sono uscita e mi sento felice e appagata. Nonostante la difficoltà, ne è valsa la pena.

La procrastinazione giorno dopo giorno

Mi crogiolavo infelice nella procrastinazione da quando ne ho memoria. Già alle elementari le mie insegnati mi avevano avvisata che l’aspettare fino all’ultimo per svolgere i compiti, era un’abitudine sbagliata che mi avrebbe creato non pochi problemi allora, come nella vita in seguito. Inutile dire che i loro consigli mi entravano da un orecchio e uscivano dall’altro. Sbagliavo e continuavo a farlo.

Questo mio modo di essere e fare si è protratto fino alla fine dell’università, benché riuscissi a cavarmela senza essere particolarmente stressata. Certo, dovevo fare qualche notte in bianco, ma questo faceva parte dell’essere uno studente universitario, per quanto ne sapevo. Inoltre, se avessi fallito a qualche esame o fatto qualche pasticcio, l’unica che veramente ci avrei rimesso sarei sempre stata io. Quando però misi su famiglia le cose cambiarono notevolmente.

Il momento di pagarne le conseguenze

Che differenza fa la responsabilità? In passato, quando riuscivo a realizzare un progetto o a far accadere qualcosa nonostante la mia procrastinazione, provavo un enorme senso di realizzazione. Ehi, ce l’ho fatta!

Quando però la mia procrastinazione ha iniziato a influenzare direttamente i componenti della mia famiglia, quel senso di avere la meglio sul mondo si è trasformato in una sensazione di disagio, stress e timore.

All’improvviso, la mia procrastinazione stava rendendo la vita più difficile ai miei cari e questa non voleva di certo essere la mia intenzione! Il solo fatto che aspettavo fino all’ultimo minuto per prenotare gli appuntamenti dal medico per i bambini, era privarli dell’opportunità di avere le giuste cure e attenzioni quando necessitavano.

Il pagare in ritardo le spese e le bollette creava non pochi grattacapi a mio marito e metteva in bilico anche le nostre finanze e risparmi.

Ero perfettamente cosciente del fatto che dovevo essere più contante e pro attiva, non rimandare e poi fare delle assurde corse per rimediare. Questo avrebbe dato benefici alla mia famiglia e dipendeva solo dal mio comportamento tutto ciò.

Semplicemente non potevo continuare così.

Mentre la mia procrastinazione continuava a causare difficoltà alla mia famiglia, io sono entrata nel vortice della depressione e dell’ansia. Non solo mi sentivo una fallita per aver causato tutto questo, ma il mio umore quotidiano diventava sempre più cupo.

Non ero certo il tipo di persona piacevole da avere intorno.

Naturalmente i miei figli se ne accorsero: mi evitavano e preferivano stare con mio marito, isolandomi. Questo fatto mi faceva stare ancora peggio e m’incupiva maggiormente, sia come genitore che come essere umano.

La fine del tunnel

Mentre guardavo i miei figli crescere senza partecipare alle loro vite, senza incoraggiarli nei loro successi o dargli un aiuto quando sbagliavano, il mio matrimonio era sull’orlo del collasso. Mio marito semplicemente non poteva fare tutto: non poteva dover anche badare a me e sostenermi. Non poteva più farcela.

Così mi ha dato un ultimatum. Risolvi la cosa o la soluzione sarà drastica.

Sapeva che era l’unico modo per scuotermi e farmi reagire.

Mi aiutò a trovare un terapeuta per cercare di trovare la causa della mia procrastinazione e tutta l’angoscia mentale che ne derivava.

Questo si è rivelato più facile a dirsi che a farsi.

Mentre il mio terapeuta mi aiutava a trovare il nesso tra la mia procrastinazione e la mia depressione, dovevo anche cambiare il mio comportamento e questo era per me veramente molto complicato.

La prima cosa che ha provato, naturalmente, è stato assumere farmaci antidepressivi e ansiolitici. Sei mesi di psicofarmaci mi hanno portata a essere ancora più disconnessa dal mondo intorno a me e incapace di vivere serenamente la mia vita. Peggio ancora, la procrastinazione continuava a essere il modo in cui affrontavo quasi tutto. Volevo smettere con i farmaci, ma mio marito e il terapeuta erano riluttanti a farlo senza qualcosa che li sostituisse.

Poi, una mattina, mio marito mi chiamò e mi mostrò un sito web. Il sito poneva delle domande approfondite sulla natura della mia procrastinazione e su come mi faceva sentire, e mi convinse a rispondere onestamente.

Finalmente vedevo la luce in fondo al tunnel

Sulla base delle mie risposte, il sistema, guidato da psicologi e professionisti del benessere, ha creato un piano personalizzato di tre mesi che progressivamente mi avrebbe aiutato a eliminare dalla mia vita la procrastinazione.

Mio marito ed io eravamo entrambi scettici: dopo tutto ancora niente aveva funzionato e risultati latitavano, nonostante la terapia.

Proprio per questo motivo, e per il fatto che offrivano uno sconto significativo che rendeva il programma considerevolmente più economico della terapia, abbiamo deciso di provarci.

Non posso raccontarti che le cose sono cambiate da un giorno all’altro. Non è stato così. Anche se, nel complesso dell’intera situazione che andava avanti da tutta la mia vita, il mese che mi ci è voluto per iniziare a vedere i risultati è stato praticamente nulla rispetto agli anni di sofferenza in cui non riuscivo a trovare la forza e il metodo per poter cambiare.

I risultati alla fine sono arrivati e tutta la mia visione della vita è cambiata.

Riprendere le redini della mia vita in mano

Ciò che questo programma ha fatto, essenzialmente, è stato ricostruire la mia routine quotidiana in modo che la procrastinazione non fosse contemplata, né possibile. Semplicemente non aveva senso aspettare di fare qualcosa quando potevo farla subito.

Quel completo cambio di prospettiva è stato ciò che mi ha liberato dalla procrastinazione. Quando ho cominciato ad avere un approccio pro attivo alla mia vita, anche la mia autostima ha cominciato a crescere. Non mi sentivo più una persona fallita e frustrata. Non mi sentivo neanche più come una persona che nessuno voleva avere intorno.

Tutto questo ha fatto la differenza nella mia vita di madre, moglie e di professionista.

Finalmente mi sento serena, appagata e la frustrazione è diventata un lontano ricordo che, però, non voglio più vivere

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Dopo di che, è solo una questione di scegliere se vuoi darti una possibilità e fare un tentativo: tentare non nuoce e ogni lasciata è persa.

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